Tra boschi e paesaggi del Pollino, i percorsi pensati per i ciclisti
Paesaggi da sogno tra alberi secolari e animali selvatici: la cornice naturale in cui ci si immerge attraversando gli itinerari in bici nei pressi di Castelsaraceno regala atmosfere magiche, dominate dallo spettacolo fiabesco e multicolore del foliage. Tra Castelsaraceno e il Parco Nazionale del Pollino, si snodano infatti diversi percorsi adatti ai ciclisti, ideali per tutti i livelli di esperienza e pensati per ammirare da vicino le bellezze del territorio e regalarsi una piacevole avventura nella natura.
Ecco alcuni tra i sentieri più suggestivi, perfetti da percorrere in questo periodo autunnale in cui non fa ancora freddo ma il paesaggio comincia già a trasformarsi.
Il percorso Religioso, sulle orme della tradizione popolare
L’itinerario della religiosità popolare ricalca i passi camminati dalla comunità di Castelsaraceno in tempi secolari. Pini e castagni accompagnano gli escursionisti in un percorso ad anello che parte dalla faggeta del Bosco Favino e attraversa il Parco Nazionale del Pollino a più di 1400 metri di altitudine. Un sentiero che ripercorre la storia della religiosità castellana e coinvolge i visitatori in un legame profondo con la natura, riti arborei in cui emerge tutto il sacro che risiede nella connessione delle persone con le proprie radici.
Storia, neve e rocce sul percorso della Nevera
L’itinerario della Nevera è un percorso ad anello di media difficoltà che ripercorre, appunto, la nevera, un caratteristico scavo circolare dove un tempo i montanari raccoglievano la neve d’inverno e, nelle stagioni più calde, la trasportavano in paese in sacchi di iuta.
Un sentiero particolarmente divertente anche nelle stagioni più fredde quando, con i manti nevosi che imbiancano la strada e il paesaggio circostante, l’escursione diventa avvincente ma non troppo difficoltosa data la brevità del percorso. Un’esperienza che lascia a bocca aperta e permette di godere di un panorama naturale mozzafiato senza scendere dalla sella della propria mountain bike.
Con partenza dal parcheggio del Bosco Favino, l’itinerario prosegue verso la parete del Monte Alpi accompagnato, sui lati, dal rosso intenso delle bacche della Rosa canina e dall’aroma fresco degli aghi di pino. Cardo niveo, Belladonna e Santoreggia montana sono solo alcune delle piante che popolano l’ambiente circostante dove, inoltre, compare spontaneamente l’affascinante Fungo di Porcellana, dall’aspetto lucente e trasparente a causa della consistenza della viscosa che lo ricopre.
L’tinerario della Pietra e dei Pini loricati nel Parco Nazionale del Pollino
Sovrastati dal volo di gheppi, nibbi reali, corvi imperiali, gufi reali e poiane, i ciclisti che percorrono l’itinerario della pietra e dei pini loricati si avventurano in un’esperienza che attraversa un fitto bosco di latifoglie per poi arrampicarsi sulle pendici del Monte Alpi e godere della vista sconfinata sulla vallata. Il percorso ad anello parte dalla faggeta del Bosco Favino e si articola su una parete rocciosa popolata dalla felce “spacca pietra”.
Il percorso, di media difficoltà, risulta ombroso nella prima parte e si apre, successivamente, al panorama offerto dal Belvedere dal quale è possibile ammirare i solitari e silenziosi pini loricati, gli alberi più vecchi d’Europa, emblema del Parco Nazionale del Pollino e simbolo di resistenza alle rigide temperature in alta quota.
La ciclovia, un viaggio magico tra le attrazioni della Basilicata
Pensata appositamente per far scoprire le bellezze del Parco Nazionale del Pollino e dei borghi lucani, la ciclovia Lagonegro – Rotonda è un itinerario medio-lungo data la sua distanza variabile tra i 35 e gli 85 km. É possibile, infatti, scegliere se percorrere interamente il sentiero fino a Castrovillari o fermarsi a Rotonda, a poco meno di metà percorso.
Partendo da Lagonegro l’itinerario ripercorre una parte della rete ferroviaria calabro-lucana, che risale alla fine dell’Ottocento e attraversa gallerie e borghi del territorio.
Il percorso costeggia il Ponte dello Studente, imponente opera architettonica ormai non percorribile a causa di cedimenti geologici e movimenti registrati nel vicino Monte Facito, e prosegue verso Lauria, centro storico dai vicoli ricchi di dettagli architettonici e scultorei in ferro battuto.
Arrivati nei pressi di Castelluccio Inferiore, il consiglio è quello di fare una piccola deviazione di 8 km per visitare il Santuario della Madonna del Soccorso, che offre una vista panoramica sul centro abitato di Castelluccio Superiore e sull’intera Valle del Mercure.
Per chi sceglie di percorrere metà itinerario, il percorso si conclude a Laino Borgo, salvo estendersi fino a Castrovilli per i ciclisti più esperti, pronti a prolungare la propria esperienza per altri 40 km.
Le arterie del Parco Nazionale del Pollino
I percorsi sin qui elencati sono solo alcuni dei tanti sentieri capaci di mostrare ai visitatori i meravigliosi borghi lucani, con i loro scorci panoramici e le opere architettoniche imponenti ora inghiottite dalla natura. Gli itinerari attraversano il Parco Nazionale del Pollino come delle arterie, da percorrere per arrivare al cuore della Basilicata e godere a pieno delle sue bellezze.
I paesaggi naturali sono il paradiso per i ciclisti, sempre alla ricerca di percorsi che possano coniugare l’attività sportiva con viste mozzafiato nella natura, e gli scenari di Castelsaraceno e dintorni ben si prestano a questo tipo di esperienze.