Lo chiamano il “paese tra i due parchi”, perché è incastonato come un diamante tra due splendidi Parchi Nazionali italiani: quello del Pollino e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese.
Il borgo lucano di Castelsaraceno nasconde in effetti un vero e proprio scrigno di bellezze naturali. In autunno, poi, diventa ancora più incantevole. Tra i colori caldi del foliage nel bosco e la genuina bontà dei prodotti tipici autunnali, è semplicemente perfetto per un weekend di relax nella natura.
1. Passeggiata rilassante tra i colori del foliage
Lo spettacolo naturale delle foglie che cambiano colore è un’esperienza immersiva che rilassa la mente e permette di vivere a pieno la magia dell’autunno. È in questo periodo, infatti, che la faggeta del Bosco Favino, situato alle pendici del Monte Alpi, regala una tavolozza di colori cangianti: le foglie dei faggi, delle betulle e dei castagni si trasformano nelle tonalità dei rossi e dei gialli intensi, catturando gli occhi degli escursionisti.
Per chi desidera vivere un’esperienza nel segno della natura e dell’armocromia, il Bosco Favino è un perfetto punto di partenza: al suo ingresso, un Infopoint accoglie gli ospiti e fornisce loro tutte le informazioni utili circa i percorsi e le attività che è possibile organizzare in loco. Subito dopo, entrando nella faggeta, un’area attrezzata con tavoli da picnic, griglie e fontane d’acqua potabile è a disposizione degli escursionisti in partenza o di ritorno dalle attività.
2. Escursione in e-bike per ammirare il pino loricato
Tra Castelsaraceno e il Parco Nazionale del Pollino, sono diversi i percorsi ciclabili pensati per gli escursionisti su due ruote. Percorsi che si snodano tra boschi e pareti rocciose, regalando viste mozzafiato e avventure indimenticabili nel cuore della selvaggia natura lucana. Come l’itinerario della pietra e dei pini loricati: un percorso ad anello che parte proprio dalla faggeta del Bosco Favino, per proseguire su una parete rocciosa che ad un certo punto si apre sul panorama offerto dal Belvedere. Da qui è facile scorgere i solitari pini loricati, emblema del Parco Nazionale del Pollino e simbolo di resistenza alle rigide temperature d’alta quota.
Sovrastati dal volo di gheppi, nibbi, corvi imperiali, gufi reali e poiane, ci si ritrova immersi in un’esperienza fiabesca, dominata dallo spettacolo multicolore del foliage. Un’avventura alla portata di tutta la famiglia, grazie ai diversi servizi di noleggio e-mtb (mountain bike a pedalata assistita) di Castelsaraceno che consentono a chiunque di pedalare nella natura incontaminata del paese tra i due Parchi.
3. Trekking sul Monte Alpi, patrimonio dell’UNESCO
Tra le cime più alte della Basilicata, il Monte Alpi affiora tra le campagne di Castelsaraceno, ai margini nord del Geoparco UNESCO del Pollino. Le sue due cime gemelle, Santa Croce (1893 m) e Pizzo Falcone (1900 m), guardano a nord l’alta Val d’Agri e a sud la catena del Pollino, come due sentinelle a guardia dei due Parchi Nazionali del Pollino e dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese.
Anche gli altri due versanti sono differenti: se ad occidente le pareti rocciose verticali sono popolate dai pini loricati, a oriente il paesaggio offre le vaste distese multicolore del Bosco Favino. Proprio da qui è possibile cominciare un’escursione a piedi, in un percorso che, segnato in buona parte dai classici segni bianchi e rossi, attraversa la faggeta, percorrendo la cresta panoramica che scavalca il monte Santa Croce e, infine, arriva sul monte Alpi.
4. Visitare la Festa della montagna, tra sapori e tradizioni
A Castelsaraceno la montagna è sempre protagonista. Ma è in autunno che si manifesta in tutta la sua maestosa bellezza, ed è in questo periodo che la tradizionale Festa della Montagna attira i tanti appassionati e curiosi con un ricco programma di eventi, sagre e attività outdoor a contatto con la natura.
Protagonista della manifestazione è il paesaggio naturale lucano, significativo non soltanto per la sua indiscussa bellezza, ma anche e soprattutto per il legame intrinseco con la vita dei suoi abitanti. Sono numerose infatti le attività escursionistiche e le discipline sportive di montagna proposte durante la due giorni organizzata dal Comune di Castelsaraceno e dalla Pro Loco di Castelsaraceno.
Non solo: anche le iniziative legate alla cultura enogastronomica locale daranno vita al piccolo borgo vestito a festa: un’occasione unica per andare alla scoperta di piatti tipici autunnali come la Munnulata, una minestra di castagne, patate e fagioli che è parte integrante dell’identità lucana.
L’evento si terrà anche quest’anno nella storica piazza Piano della Corte, con alcune iniziative dislocate sul territorio. Dal 28 ottobre fino al 1 novembre, per approfittare del lungo ponte di Ognissanti.
5. Attraversare il Ponte Tibetano più lungo del mondo
Inaugurato nel 2021, il Ponte tra i due Parchi è un’opera ingegneristica straordinaria che collega i parchi nazionali del Pollino e dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese. Percorrerlo vuol dire immergersi nell’incredibile paesaggio naturale montano che proprio ad ottobre comincia a vestirsi d’oro, di rosso e d’arancio con l’arrivo della stagione autunnale.
Con i suoi 586 metri di lunghezza e 80 metri d’altezza, è il ponte tibetano a campata unica e a pedana discontinua più lungo del mondo, da percorrere a passo lento per vivere a pieno l’emozionante sensazione di trovarsi sospesi tra la terra e il cielo. Grazie alla sua struttura dotata di tiranti laterali, il Ponte Tibetano è aperto ogni giorno e mantiene la sua stabilità anche nelle giornate più ventose: per visitarlo basta acquistare il ticket presso l’Info Point in piazza Piano della Corte o, per assicurarsi lo slot orario più congeniale, prenotare il proprio ingresso online sull’apposita piattaforma.