PERCORSI ESCURSIONISTICI E LUOGHI DI INTERESSE NELLA NATURA, ECCO IL MEGLIO DELLA PRIMAVERA NEL PAESE TRA I DUE PARCHI.
La primavera è entrata nel vivo anche in alta quota e quale modo migliore di celebrarla se non immergersi nella natura che sboccia? In questo periodo dell’anno, Castelsaraceno offre un mix unico di bellezze naturali, cultura e avventure all’aria aperta, perfette per un weekend o per una vacanza più lunga nel cuore verde della Basilicata.
Per gli amanti dell’escursionismo, il Paese tra i due Parchi vanta una rete di sentieri che si snodano tra boschi e valli, incantevoli montagne e panorami mozzafiato. Che siate esperti o alle prime armi, c’è un sentiero per ogni livello di esperienza. E dopo una giornata di esplorazione, potrete rilassarvi in uno degli accoglienti B&B del borgo, gustando la deliziosa cucina locale e la calda ospitalità della gente del posto. Fate le valigie, indossate le scarpe da trekking e preparatevi a vivere il meglio della primavera a Castelsaraceno!
IL BOSCO FAVINO, SCRIGNO DI BIODIVERSITà
Appena fuori Castelsaraceno, ai piedi del Monte Alpi, il Bosco Favino è un vero gioiello della natura: non solo un luogo di straordinaria bellezza, ma anche un importante scrigno di biodiversità da preservare e ammirare. Le faggete secolari creano un paesaggio fiabesco, offrendo rifugio a una vasta gamma di specie animali, tra cui cinghiali, volpi, tassi e numerose altre creature che popolano quest’area protetta. Ma la vegetazione lussureggiante ospita anche una miriade di specie di funghi e piante, alcune delle quali endemiche del territorio. Per chi ama il birdwatching, il Bosco Favino offre la possibilità di avvistare e ascoltare le varie specie che abitano la faggeta.
Per coloro che desiderano immergersi completamente nella bellezza di questo luogo incantato, è stata allestita un’area attrezzata per picnic, dove è possibile gustare deliziosi pasti all’ombra degli alberi maestosi. Le 20 postazioni complete di tavoli, griglie da barbecue e fontane d’acqua potabile garantiscono un’esperienza confortevole e rilassante per tutta la famiglia o gruppi di amici.
Passeggiate ed escursioni lungo i sentieri del bosco permettono di ammirare da vicino la bellezza della vegetazione e degli animali che popolano questa meravigliosa oasi verde. Gli amanti della fotografia troveranno nel Bosco Favino un vero paradiso, con innumerevoli spunti per scatti indimenticabili tra luci filtranti e colori brillanti.
il monte alpi, cuore del pollino
Il Monte Alpi, tra le cime più alte della Basilicata e parte integrante del Parco Nazionale del Pollino, incanta con le sue cime gemelle Santa Croce e Pizzo Falcone che svettano fino a quasi 1900 metri. Questo massiccio è casa dei famosi Pini Loricati, simbolo di forza e adattamento alle durezze del territorio.
Tra dirupi e faggete, il Monte Alpi offre uno scenario naturale di incomparabile bellezza. L’itinerario verso il Belvedere del Pino Loricato si presenta come un’esperienza imperdibile per gli amanti della natura. Il sentiero, che parte dal Rifugio Favino, conduce a un balcone naturale a 1400 metri d’altitudine, offrendo una vista mozzafiato sulla leggendaria pianta, il Pino Loricato, testimone millenario della storia del territorio.
Il Monte Alpi è un invito al turismo slow, una passeggiata o un trekking esperienziale nella selvaggia vegetazione del Pollino. Prima di avventurarsi verso la vetta, è essenziale equipaggiarsi adeguatamente e portare con sé la voglia di scoperta, condivisione e immaginazione. Sotto la guida esperta degli esperti escursionisti del territorio, questi tre elementi si combinano armoniosamente, trasformando ogni passo in un’emozionante avventura alla scoperta dei segreti della montagna.
il monte raparo, tra natura e storia
Nel cuore del Parco Nazionale della Val d’Agri-Lagonegrese, svetta imponente il Monte Raparo, un’ossatura calcarea che si innalza tra le vette più alte della Basilicata, raggiungendo i 1703 metri sopra il livello del mare. Questo maestoso massiccio offre uno spettacolo mozzafiato, arricchito da una variegata flora e fauna che lo rendono un vero gioiello naturalistico.
Sulla sua sommità, una prateria di quota ospita una ricca varietà di erbe officinali, tra cui la valeriana, il serpillo e il geranio muschiato, offrendo un’esperienza sensoriale unica ai visitatori.
Ma non è solo la natura a rendere il Monte Raparo così affascinante. Lungo le sue pendici e nelle sue gole, si cela una storia millenaria, testimoniata dai ruderi del Mulino Mancuso sulle suggestive gole del Torrente Racanello. Qui, tra le rovine antiche, si respira l’atmosfera di un tempo passato, mentre ci si avventura lungo i sentieri che attraversano questo paesaggio carico di mistero e fascino.