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Sentiero Italia CAI – 2

paesaggi - escursioni - trekking
Castelsaraceno → Conserva

Sentiero Italia CAI – 2

Informazioni tecniche

L'Itinerario

Lasciato sul Monte Alpi il Parco Nazionale del Pollino ci si avvia verso il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano la cui propaggine meridionale è nel Massiccio del Sirino. Il percorso inizia in salita, tra le strette viuzze dell’antico Borgo di Castelsaraceno, noto per la tradizionale festa della ‘Ndenna, tra i più antichi riti arborei lucani.

Dal centro storico, su sentiero si raggiunge il cimitero, passando accanto al bellissimo e maestoso ponte tibetano più lungo al mondo, inaugurato nel luglio 2021. Dal cimitero si prosegue agevolmente fino a Tempa del Conte, prima su una strada interpoderale asfaltata, poi su carrareccia, dove nei periodi di pioggia è possibile trovare dei ristagni di acqua. Ancora su asfalto, dopo circa 6,5 km, si arriva in località Chiaito, dove si imbocca nuovamente il sentiero che, lambito il versante meridionale di Serra Giumenta, porta sulla strada comunale Lauria Conserva.

Dopo circa un chilometro su asfalto, ci si immette sull’ultimo tratto di sentiero che, attraverso i faggi di bosco Conserva conduce all’omonimo Rifugio. La struttura serve la piccola stazione sciistica con una pista che si collega al Lago Laudemio, in agro di Lagonegro, da cui partono altre piccole piste.

Sentiero Italia CAI – 2

Percorso Escursionistico

Questa tappa del Sentiero Italia CAI non necessità di abilità tecniche particolari. L’impegno è dovuto alla lunghezza del percorso e ai quasi mille metri di dislivello positivo da affrontare. Per questo è un itinerario di media difficoltà adatto a escursionisti esperti con buon allenamento fisico.

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Indice Difficoltà

L’indicazione delle difficoltà è data per facilitare la scelta di un’escursione. Serve in  primo luogo per evitare ad escursionisti e alpinisti di dover affrontare  inaspettatamente passaggi superiori alle loro capacità tecniche e ai loro desideri. Questa  precisazione è utile non soltanto per distinguere il diverso impegno richiesto da un itinerario, ma anche per definire chiaramente il limite tra difficoltà  escursionistiche e  alpinistiche.



T

TURISTICO

ltinerari su stradine, mulattiere o larghi
sentieri, con percorsi non lunghi e ben evidenziati che non pongono incertezze o problemi di orientamento.
RICHIEDE una certa conoscenza dell’ambiente montano e preparazione fisica.

E

ESCURSIONISTICO

ltinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri di solito con segnalazioni adeguate e lievi pendenze. Nel caso di forti pendii i tratti esposti sono protetti o assicurati; possono avere singoli passaggi su roccia non faticosi, ne esposti, che non richiedono l’uso di equipaggiamento specifico.
RICHIEDE un certo senso dell’orientamento, conoscenza del territorio montano e allenamento alla camminata.

EE

ESCURSIONISTICO PER ESPERTI

Si tratta di sentieri generalmente segnalati ma che implicano una capacita di muoversi su terreni particolari (pendii ripidi, pietraie, ecc.). Sentieri o tracce su terreno impervio e infido; passaggi su roccia con lievi difficolta tecniche (singoli passaggi attrezzati con cavo) che non richiedono attrezzatura di autoassicurazione.
RICHIEDE esperienza di montagna, buona conoscenza dell’ambiente alpino, passo sicuro, assenza di vertigini.

EEA

ESCURSIONISTICO PER ESPERTI CON ATTREZZATURA.

Valgono le stesse indicazioni per la classificazione precedente (EE) con una difficoltà maggiore e la possibilita di percorrere zone motto esposte, vie ferrate o sentieri attrezzati che richiedono attrezzatura di autoassicurazione e relativa conoscenza per l’uso.
RICHIEDE esperienza di montagna, buona conoscenza dell’ambiente alpino, passo sicuro, assenza di vertigini, attrezzatura adeguata per l’autoassicuraziore, relativa pratica e conoscenza delle manovre di sicurezza.

AALPINISTICO

AF (Facile). È la forma più semplice dell’arrampicata, bisogna già scegliere l’appoggio per i piedi e le mani utilizzano frequentemente gli appigli per mantenere l’equilibrio.

APD (Poco Difficile). Qui inizia l’arrampicata vera e propria, che richiede lo spostamento di un arto per volta e una corretta impostazione dei movimenti. Appigli e appoggi sono ancora numerosi.

AAD (Abbastanza Difficile). La struttura rocciosa, già più ripida o addirittura verticale, offre appigli e appoggi più rari e può già richiedere l’uso della forza.

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