Castelsaraceno si prepara ad una serie di attività e iniziative per promuovere il turismo di ritorno nella terra d’origine
Il 2024 è stato dichiarato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale l’Anno delle radici italiane, un’occasione importante per la rivalutazione dei piccoli borghi come Castelsaraceno che si prepara ad accogliere gli italo-discendenti alla riscoperta delle proprie radici, un territorio che conserva la sua autenticità, in grado di restituire al turista di ritorno, le tradizioni, la cultura e la costruzione della propria storia familiare.
A cosa si ispira il turismo delle radici e che cos’è?
Il turismo delle radici, si ispira al “rooting”: l’impulso rigenerativo ispirato all’omonimo processo naturale, ossia la capacità di molte piante di rigenerarsi nell’inarrestabile spinta della vita che continua a generare radici che si moltiplicano nel tempo nonostante le tempeste ed il passare delle generazioni.
Il turismo delle radici riguarda tutti gli italiani che vivono all’estero e i loro discendenti, che tra gli anni Settanta dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento, sono stati coinvolti dal fenomeno dell’emigrazione.
L’ENIT ha calcolato circa 80 milioni di italo-discendenti che vivono in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e USA, che intraprendono il viaggio di ritorno per vivere i luoghi d’origine o i luoghi dei loro antenati.
Proprio in vista dell’Anno del turismo delle radici italiane, il Comune di Castelsaraceno ha partecipato nel mese di Novembre scorso alla II edizione della Borsa Internazionale ROOTS-in Roots Tourism International Exchange di Matera, la fiera dedicata al turismo di ritorno nella terra d’origine, partecipazione volta ad intercettare il turista delle origini e costruire reti per poter essere parte dell’importante offerta turistica italiana di quest’anno.
Diversi motori emotivi spingono gli italo-discendenti a intraprendere questo importate viaggio di ritorno “a casa” alla scoperta dei luoghi della memoria e dell’identità, la nostalgia dei migranti di prima generazione, la ricerca delle proprie radici per consolidare la propria identità, la curiosità di scoprire ed emozionarsi nell’esperienze legate alle radici genealogiche e infine gli Ambassador, testimoni di italianità all’estero.
Il “Turismo delle Radici” rappresenta un’occasione importante di destagionalizzazione del turismo per Castelsaraceno, premiato con la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano per la sua qualità turistico-ricettiva e che ha avviato un progetto con l’obiettivo di guidare i turisti alla riscoperta delle proprie origini, attraverso esperienze autentiche, sulle tracce degli antenati, sui sentieri della memoria, della cultura e delle tradizioni e offrire al territorio un’opportunità di crescita e sviluppo, promuovendo la sua destinazione turistica caratterizzata da una natura incontaminata, dal Ponte tra i due Parchi, il ponte tibetano più lungo al mondo, e dai valori di semplicità e genuinità che lo contraddistinguono.
Il turismo di ritorno diventa così ponte per riconnettere passato e presente, rinsaldando il legame e i rapporti tra la comunità lucana all’estero e l’Italia.
Gli eventi saranno aperti a tutti.