Arriva l’autunno, le giornate si accorciano e la tintarella sbiadisce. Una leggera malinconia ci accompagna mentre riprendiamo la routine di tutti i giorni: si chiama winter blues, o SAD (seasonal affective disorder) e no, non è una malattia grave, colpisce più o meno indistintamente tutti quanti. Un rimedio c’è: organizzare una vacanza autunnale in Basilicata, un paradiso fatto di ritmi lenti, di atmosfere agresti, di scenari naturali incontaminati e gustosi prodotti della gastronomia.
Dove andare in vacanza in autunno?
Che si tratti di una vera e propria vacanza o di un weekend di svago, la Basilicata è il posto giusto dove ritrovare il sorriso in autunno. Una regione che ha molto da offrire, dove il passato affonda le radici in epoche preistoriche e dove è possibile immergersi in una natura realmente incontaminata.
Una risorsa inestimabile non solo per la regione ma per l’Italia intera: le tante aree protette e i parchi naturali lucani attirano ogni anno in questa stagione migliaia di turisti, desiderosi di riscoprire il senso di benessere che regalano questi paesaggi unici.
Cosa vedere in Basilicata ad ottobre?
La Basilicata è una destinazione perfetta per tutto l’anno: ma se in estate sono le sue coste ad affascinarci maggiormente, in autunno e in inverno è protagonista la montagna. Tra escursioni ad alta quota, sport all’aria aperta, giri in bicicletta e passeggiate nel magico foliage dei boschi, le località montane lucane sono ideali per una rigenerazione totale dallo stress cittadino.
Alla scoperta dei parchi naturali lucani
Due sono i Parchi Nazionali lucani che vale la pena conoscere: il versante lucano del Parco del Pollino e il Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.
Nel mezzo, incastonato come una pietra preziosa, c’è Castelsaraceno: il paese tra i due parchi, appunto, un borgo dal fascino senza tempo che, circondato dalle vette del Monte Castelveglia e del Raparo, attrae come una calamita quei viaggiatori consapevoli in cerca di esperienze rigeneranti a contatto con la natura.
Con i suoi tanti percorsi attrezzati, Castelsaraceno e i suoi dintorni sono un vero e proprio paradiso per gli amanti delle escursioni in montagna, in qualsiasi stagione. Oltre al suggestivo ponte tibetano più lungo del mondo, che collega il borgo di Castelsaraceno con le pendici del massiccio del Raparo, i vasti territori dei due parchi nazionali offrono diverse esperienze di escursionismo o sport da praticare all’aperto.
Il Pollino e la magia del foliage in autunno
La stagione autunnale regala ai boschi un nuovo vestito fatto di caldi colori e profumi intensi: è la magia del foliage, che crea un’atmosfera quasi surreale nei boschi, con sentieri che diventano cornici uniche in cui passeggiare e sognare ad occhi aperti.
In questo periodo, il Massiccio del Pollino offre esperienze uniche agli escursionisti e agli appassionati che ne approfittano per raccogliere i frutti più prelibati della stagione: funghi, castagne e tartufi che popolano i boschi più a bassa quota. Come la faggeta del Bosco Favino, magnifica e coloratissima in autunno, che offre attività e sentieri tracciati, ma anche diversi servizi utili per una tipica gita autunnale fuori porta. Il luogo perfetto per una sosta dalle lunghe passeggiate, grazie alle tante postazioni pic-nic installate con tavoli e sedute, griglie e fontane con acqua potabile
Basilicata in bici, la nuova frontiera del turismo sostenibile
Uno dei modi migliori per vivere a pieno la natura della Basilicata è girare in bici, tra alberi secolari, borghi caratteristici e paesaggi da sogno. Tra le province di Matera e Potenza, sono diversi gli itinerari da poter percorrere a piedi o in bici, attraversando boschi e piccoli centri in totale sicurezza.
Si va da quelli più semplici, come la ciclovia delle Dolomiti Lucane che presenta una serie di percorsi che in alcuni punti sono in condivisione con le automobili – comunque pochissime – a quelli più impegnativi dal punto di vista altimetrico, come gli itinerari che si snodano tra Castelsaraceno e il Parco Nazionale del Pollino.
Quest’ultima zona comprende sentieri adatti a tutti i livelli di esperienza, mentre per i meno allenati c’è sempre la possibilità di noleggiare e-bike o e-MTB, ovvero mountain bike a pedalata assistita.
L’itinerario Religioso è uno dei più suggestivi: accompagna i turisti in un percorso ad anello che parte dalla faggeta del Bosco Favino e attraversa il Parco Nazionale del Pollino a più di 1400 metri di altitudine.
Un itinerario di livello medio è quello della Nevera, che parte dal parcheggio del Bosco Favino e prosegue verso la parete del Monte Alpi: avvincente ma non troppo lungo, è un percorso molto affascinante soprattutto quando la neve imbianca tutto il paesaggio intorno.
Infine, per un’esperienza unica ed immersiva nel Parco Nazionale del Pollino, non si può non menzionare l’itinerario della Pietra e dei Pini Loricati, che attraversa un fitto bosco di latifoglie e si arrampica sulle pendici del Monte Alpi, per godere della vista sconfinata sulla vallata e sugli antichissimi pini loricati.
Questi elencati sono solo alcuni dei sentieri capaci di mostrare ai visitatori i meravigliosi borghi lucani, con i loro scorci panoramici e le opere architettoniche imponenti ora inghiottite dalla natura. Gli itinerari attraversano il Parco Nazionale del Pollino come delle arterie, da percorrere per arrivare al cuore della Basilicata e godere a pieno delle sue bellezze.
Scaricando l’app Monte Alpi Experience (Android e iOS), si possono percorrere alcuni degli itinerari escursionistici più belli del Monte Alpi e scoprire i luoghi più suggestivi del territorio, con approfondimenti multimediali e funzionalità di realtà aumentata dei principali punti di interesse che si trovano nel territorio.
Funghi, castagne e tartufi, i sapori dell’autunno in Basilicata
A meritare attenzione nel periodo autunnale sono anche i tanti prodotti tipici che in questa stagione popolano i boschi alle pendici delle alture lucane, attirando appassionati e curiosi. Funghi, castagne e tartufi sono un tesoro goloso che rivela l’immenso patrimonio gastronomico lucano. Lo sanno bene gli amanti dei miceti, che da fine agosto a fine ottobre rispondono al richiamo del Porcino, una delle tante specie di fungo che proliferano nel sottobosco del Parco Nazionale del Pollino.
La Basilicata è però anche terra di tartufi, come dimostrano le numerose specie presenti sul territorio: dal tartufo nero liscio al tartufo bianco pregiato, passando per il nero di Bagnoli, l’uncinato e il brumale, il bianchetto e lo scorzone, tutti assolutamente unici dal punto di vista della qualità. Chi volesse cimentarsi nella raccolta, deve tuttavia tener conto del fatto che la Regione Basilicata ha da tempo disciplinato quella dei tartufi: è sempre una buona norma controllare le specie e i periodi autorizzati per agire nel rispetto del patrimonio tartuficolo lucano.
Anche i cercatori di castagne, armati di cestini e guanti spessi, si avventurano nei boschi del Pollino dove lunghe distese di castagneti promettono raccolte fruttuose. Non è un caso, d’altronde, che i borghi di questa zona della Basilicata abbiano quasi tutti una propria sagra della castagna!
Il trionfo delle sagre e dei prodotti della tradizione lucana
A Castelsaraceno c’è un evento che riesce a legare insieme le migliori iniziative legate alla cultura enogastronomica locale: è la Festa della Montagna, un vero e proprio festival dedicato alla valorizzazione della cultura montana, che si tiene ogni anno nell’ultimo weekend di ottobre. Nel ricco palinsesto di eventi e iniziative legate al territorio, uno spazio considerevole è dedicato alla Sagra dei Sapori Autunnali, con esposizioni di prodotti tipici locali di stagione e degustazioni accompagnate da concerti e momenti di intrattenimento per ogni fascia d’età.
Un’occasione unica per immergersi completamente nella storia e nella cultura enogastronomica lucana, alla scoperta di piatti della tradizione come la Munnulata, una minestra autunnale di castagne, patate e fagioli, e la ‘Nzozara a base di funghi, peperoni, cipolle e pomodori. Una tradizione fatta di ingredienti semplici e genuini, strettamente legati al territorio e parte integrante dell’identità della meravigliosa terra lucana.