Un antico rito arboreo che si rinnova da generazioni e che rimanda ad una tradizione dall’enorme valore storico e antropologico. Quest’anno si riparte con 4 giornate all’insegna della musica, della tradizione e della convivialità.
Il matrimonio tra la ‘Ndenna e la Cunocchia, l’appuntamento cittadino che unisce le generazioni.
La festa della ‘Ndenna è il cuore della vita associata di Castelsaraceno. Attorno ad essa si sprigionano forza, coesione sociale, devozione religiosa e sacro rispetto per il contesto naturale che circonda il borgo. È una festa antichissima, tanto da non conoscerne le origini, che si rinnova ogni anno a giugno, in onore di Sant’Antonio da Padova, attraverso i ricordi che vengono regalati di generazione in generazione, dai nonni ai nipoti. Nelle prime settimane di giugno, nel Borgo a Forma di cuore si celebra l’amore con un vero e proprio matrimonio tra la ‘Ndenna (il faggio, che rappresenta lo sposo) e la Cunocchia (in genere il pino, che rappresenta la sposa).
Primo giorno: nel Bosco Favino alla ricerca dello sposo perfetto.
La prima giornata è dedicata allo sposo. Dopo la funzione religiosa, tutti gli abitanti di Catelsaraceno si recano al vicino bosco Favino, ai piedi del Monte Alpi, dove scelgono il faggio più bello, più dritto, più maestoso tra tutti. Una volta individuato, tutti si avvicinano all’albero e si procede al taglio. Lo stesso avviene per gli alberi più piccoli, le cosiddette proffiche, che si adagiano al suolo emulando la ‘Ndenna. Dopo una sosta per riprendere le forze – con una sorta di pic nic collettivo in cui si condividono piatti a base di peperoni, carne fritta, salumi, il tutto accompagnato dall’ottimo vino locale – si prosegue con una discesa traballante sui sentieri del bosco, con la Ndenna trasportata dai buoi con l’aiuto delle pannodde. Nelle prime ore della sera, lo “sposo” fa il suo ingresso trionfale nella piazzetta di S. Antonio e la folla si apre al suo passaggio. Viene adagiato in un angolo della piazza, dove attende con pazienza l’arrivo della sua sposa.
Secondo giorno: la Cunocchia raggiunge il suo sposo.
La stessa attenzione viene riservata alla Cunnocchia, che nella seconda giornata di festa, tra canti e balli al ritmo di zampogne e altri strumenti tradizionali, viene scelta e tagliata sul monte Armizzone. Per lei, giovane e leggera, tutto si ripete: stessa gente, stesso percorso, stessi sorrisi e stesso cibo. Dopo essere stata legata con cura dagli anziani, scende dalla montagna sulle spalle dei più giovani, forti ma anche premurosi, perché neanche un ramo deve essere sciupato: la sposa deve arrivare intatta davanti alla ‘Ndenna.
Terzo giorno: il gran finale della festa cittadina che celebra l’amore e l’estate
All’alba della terza domenica di giugno, alla presenza di piccolo gruppo di cittadini mattinieri, quasi a simboleggiare l’intimità dell’unione, si dà inizio al matrimonio. Dopo aver legato ai rami della chioma delle tacche (cartellini di legno abbinati a premi) nel pomeriggio si procede all’innalzamento degli alberi con le apposite proffiche disposte a cavalletto e con l’aiuto delle corse. Una decina di persone, generalmente i più forti ed esperti tra gli abitanti del borgo, procede al sollevamento dei due alberi, tra incitamenti, issa, grida e applausi della folla. Finalmente la ‘Ndenna si erge diritta, al centro della pizza, come un gigante che osserva tutto il borgo. A quel punto i più audaci procedono alla scalata della ‘Ndenna, a mani nude e con scarpe da ginnastica. Solo il primo che riesce a prendere la tacca della Cunocchia si aggiudica i premi.
Festa della ‘Ndenna 2022: il programma completo dell’evento più atteso del Borgo a forma di Cuore
Quest’anno, dopo due anni di pausa a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, la Festa della ‘Ndenna assume un’importanza particolare perché segna il ritorno alla vita di comunità e all’atmosfera conviviale e festosa che si respira nel borgo. A differenza degli anni passati, le giornate di festa cadranno il 2, il 5, il 18 e il 19 giugno, con il matrimonio arboreo e l’innalzamento divisi nei due giorni finali per arricchire e prolungare ancora di più il momento di ritrovo collettivo. Con la festa della ‘Ndenna, la comunità di Castelsaraceno si prepara ad accogliere il solstizio d’estate, festeggiando nelle prime settimane del mese che aprono la stagione della lavorazione e della raccolta nei campi. Una fede intima e un abbraccio che mantiene saldi alle radici gli abitanti di Castelsaraceno, per indicare loro i sentieri in cui continuare a camminare insieme.
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