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I maccheroni al ferretto, patrimonio della cucina lucana

I maccheroni al ferretto, patrimonio della cucina lucana

È il re dei piatti tipici lucani e allo stesso tempo l’emblema della millenaria tradizione contadina di questi luoghi. I maccheroni al ferretto testimoniano la storia suggestiva della cucina italiana e delle classiche domeniche in famiglia.

I cordoni di pasta appena sezionati, prima di essere bucati e tirati con l'ausilio del ferretto.

Come si preparano i maccheroni al ferretto?

La preparazione a mano dei maccheroni al ferretto è certamente impegnativa, ma il risultato è invitante e gustoso come il tipico piatto della domenica

Il solco centrale fatto dal ferretto, infatti, è l’ideale per raccogliere il condimento all’interno del maccherone. Per questo vengono spesso serviti con sugo (di salsiccia fresca, di nuglia o condito col rafano). 

Ecco i passaggi per la realizzazione dei maccheroni al ferretto:

  1. Se in alcune zone ormai si impasta con l’aiuto delle uova, la ricetta originale prevede solamente acqua e farina di semola. 
  2. Una volta preparato l’impasto, meglio se con farina integrale, si ricavano dei “cordoni” spessi circa 1 cm.
  3. I cordoni vanno tagliati in piccole porzioni di circa 10 cm di lunghezza.
  4. La fase più complicata: “tirare” i cordoni, ovvero bucarli con i ferretti con opportune rotazioni e movimenti delicati ma allo stesso tempo decisi.

Un momento della preparazione dei maccheroni, in particolare la fase del "tiraggio" che si fa con l'ausilio di un ferretto.

Le proprietà nutrizionali dei maccheroni al ferretto

Dal punto di vista nutrizionale, i maccheroni al ferretto sono – nonostante l’appellativo di “piatto povero” – una vera e propria fonte di carboidrati complessi: nutrienti che stanno alla base della dieta mediterranea e che ci danno una bella scarica di energia. Niente male come piatto unico da gustare subito prima di una bella scarpinata sul Monte Alpi! 

La pasta è comunque molto semplice – composta di sola semola di grano duro, acqua, e un pizzico di sale – per cui è molto importante che la farina sia di buona qualità. 

Una volta preparati, i ferricelli possono essere ben conservati dopo averli sottoposti a una lenta essiccazione a bassa temperatura.

Dove mangiare i fusilli lucani?

Se siete in Basilicata e volete gustare uno dei migliori piatti della tradizione, non farete fatica a trovare i ferricelli come primo piatto in qualsiasi ristorante di cucina tipica lucana

A Castelsaraceno potete provarli sicuramente nella loro versione più montanara, ovvero conditi con sugo e rafano: da LuTipico, bistrot moderno ma tipicamente lucano, oppure da u’Vizzaro, ristorante rurale a gestione familiare che si trova ai piedi del Monte Alpi e propone piatti tipici solo dal venerdì alla domenica. Se state pianificando un viaggio on the road in Basilicata, non potete non inserire questa come tappa gastronomica irrinunciabile!

Maccheroni al sugo di nuglia e rafano, ricetta tipica di Castelsaraceno (PZ)
Maccheroni al sugo e rafano cotti al forno, ricetta tipica di Castelsaraceno (PZ). Foto di Egidio Giacoia

Maccheroni al ferretto, tante ricette per tante origini

Quella dei maccheroni al ferretto però è una tradizione che abbraccia un po’ tutto il sud Italia: dalla Campania alla Calabria, con nomi e condimenti a volte diversi, questo antichissimo formato di pasta è uno dei più longevi in assoluto. 

Nel corso degli anni, le ricette sono passate da una regione all’altra “contaminandosi” tra loro: il risultato è che oggi abbiamo a disposizione una sfilza di versioni di maccheroni al ferretto, tutte incredibilmente buone, con ingredienti importati dai territori limitrofi che le rendono ancora più particolari.

Un esempio? Ecco una ricetta di tipici fusilli lucani con qualche influenza dalla vicina Puglia. Provatela, è spettacolare! 

MACCHERONI AL FERRETTO CON CIME DI RAPA, MOLLICA E PEPERONE CRUSCO

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Per i fusilli:

4oo g di farina di semola di grano duro macinata a pietra

200 g di acqua
1 pizzico di sale

Per il condimento:

1,5 kg di cime di rapa
3 cucchiai di peperone rosso tritato
Aglio
Olio q.b.
Pangrattato
Peperoni cruschi

PREPARAZIONE

  1. Fai l’impasto: raccogli in una ciotola la farina, aggiungi gradualmente l’acqua, un pizzico di sale e impasta brevemente fin quando non avrai ottenuto un composto omogeneo. Coprilo con la ciotola e fallo riposare almeno 30 minuti.

  2. Lessa le cime di rapa in acqua calda salata.

  3. Prepara il soffritto immergendo uno spicchio d’aglio nell’olio d’oliva con l’aggiunta della magica polvere di peperone rosso (puparulo p’sato in dialetto).
  4. Aggiungi le cime di rapa sbollentate nel soffritto.

  5. Riprendi l’impasto, e ricava dei cordoni spessi circa 1 cm. Taglia ogni cordone in piccole porzioni e “tirale” con il ferretto. Disponi i fusilli su un tagliere ben infarinato man mano che sono pronti.

  6. Cuoci i maccheroni nell’acqua di cottura delle cime di rapa.

  7. Aggiungi la mollica di pane in una padella con un po’ d’olio e lasciala friggere per qualche minuto.

  8. Prepara i tuoi puparul cruschi immergendo i peperoni essiccati e ben asciutti in olio bollente.

  9. Impiatta i tuoi maccheroni con ordine e fantasia!
Maccheroni al ferretto con cime di rapa, mollica e peperone crusco. Ricetta e foto: Claudia Iannella
Maccheroni al ferretto con cime di rapa, mollica e peperone crusco. Ricetta e foto: Claudia Iannella

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