Nell’articolo che La Repubblica ha dedicato ai Borghi Bandiera Arancione e alla prossima Caccia ai Tesori Arancioni del 5 ottobre, c’è spazio anche per Castelsaraceno, indicato dal presidente del Touring Club Italiano Gian Domenico Auricchio come esempio di borgo capace di rigenerarsi e crescere, mantenendo saldo il legame con la propria identità.
Il presidente del TCI, ha sottolineato come i borghi italiani custodiscano “un potenziale ancora inespresso”, con la capacità di stimolare una crescita equilibrata e sostenibile, incidendo su cultura, economia e società locali. A dimostrazione concreta, ha citato proprio Castelsaraceno, un luogo che negli ultimi anni ha intrapreso un percorso di forte rinnovamento.
Un borgo tra tradizione e innovazione
Castelsaraceno è un piccolo borgo dell’entroterra lucano, situato tra il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Qui, il coraggio dei giovani è diventato motore di cambiamento: da un lato la valorizzazione delle tradizioni secolari – come i suggestivi riti arborei e la pastorizia, celebrata anche in un museo dedicato – dall’altro lo sviluppo di nuove iniziative turistiche.
Il riconoscimento del Touring Club Italiano
Il richiamo di Castelsaraceno nell’articolo rappresenta un riconoscimento significativo, che conferma come il borgo lucano sia oggi considerato un modello di equilibrio tra salvaguardia delle radici culturali e apertura all’innovazione. Una strada che il Touring Club Italiano incoraggia, nell’ottica di valorizzare i borghi certificati con la Bandiera Arancione, marchio di qualità turistica e ambientale.
