Quando l’autunno accarezza le pendici del Monte Alpi, il Bosco Favino si trasforma. I colori cambiano: il verde lascia spazio a calde sfumature dorate, arancioni e rosse. L’atmosfera rende ogni scorcio prezioso. Camminare fra i faggi e i castagneti in questa stagione significa immergersi in un paesaggio che profuma di terra e silenzio, un’esperienza che riscalda l’anima e alleggerisce il cuore.
Il Bosco Favino: natura, biodiversità e tranquillità
Situato ai piedi del Monte Alpi, il Bosco Favino è una delle gemme naturalistiche di Castelsaraceno, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.
Le sue faggete secolari, imponenti e silenziose, in autunno regalano giochi di luce e colori intensi che cambiano giorno dopo giorno. Qui la natura è viva e autentica, animali silenziosi abitano il bosco, gatti selvatici, scoiattoli neri, istrici, faine, volpi e tassi. Alzando lo sguardo, non è raro scorgere il volo elegante del falco pellegrino o l’ombra maestosa dell’aquila reale che sorvola il Monte Alpi.
Il bosco è attraversato da una rete di sentieri escursionistici segnalati dal CAI, ideali per scoprire il foliage passo dopo passo. Alcuni tracciati conducono verso le cime circostanti, offrendo viste mozzafiato sulla valle, mentre altri si snodano dolcemente tra le faggete, perfetti per una passeggiata rilassante.
Per chi desidera una pausa nella quiete della natura, è presente anche un’area attrezzata per picnic con tavoli, panche, fontane e barbecue: un luogo perfetto per trascorrere momenti sereni con amici e famiglia, immersi nei profumi del bosco.

Tra gli aspetti da non perdere:
– Le faggete nei tratti più interni del bosco, dove la luce filtra e “accende” il colore delle foglie.
– Le creste delle montagne, dove il foliage lascia spazio a panorami amplissimi: vista sull’alta Val d’Agri, sul massiccio del Pollino, sulle valli e le montagne vicine.
– Le zone dove i faggi si mescolano con pini e arbusti, creando sfumature di colore e contrasti suggestivi.
Un autunno da raccontare
Alla fine della giornata, quando il sole indebolisce la luce, il Bosco Favino si trasforma ancora una volta. Le foglie cadono leggere, i sentieri si coprono di tappeti dorati. Il silenzio si fa più denso. È il momento di fermarsi, ascoltare il bosco, e portarsi a casa immagini nitide e sensazioni che restano.