Rocco Scotellaro, illustre poeta della letteratura italiana, ha mantenuto un legame affettuoso e indissolubile con la sua amata Basilicata, un affetto che ha plasmato la sua poesia intensa e il suo impegno sociale. Nato nel bel borgo di Tricarico nel 1923, Scotellaro è diventato un’icona della poesia contadina, donando voce alle emozioni e alle esperienze del popolo con una sincerità che ha toccato i cuori di generazioni intere.
A cento anni dalla sua nascita, sono tante le iniziative che in tutta la Basilicata celebrano la sua figura di poeta, scrittore e politico in grado di attraversare il tempo e le generazioni. Fra le tante celebrazioni del centenario, anche Castelsaraceno nella serata del 21 agosto ha promosso un evento in sua memoria, parte del programma di manifestazioni “Estate tra i due Parchi” organizzate dal Comune di Castelsaraceno.
Rocco Scotellaro, Anima Autentica della Poesia Contadina
Sulle pareti di molte case di Tricarico, il suo paese natale in provincia di Matera, i contadini tenevano appesa la fotografia di Rocco Scotellaro, proprio accanto alle immagini dei santi. Quelle persone, che lui celebrava nelle sue poesie, lo hanno sempre considerato un figlio prediletto, perché ogni sua parola è stata intessuta con i fili delle loro esperienze quotidiane, trasformando momenti banali in frammenti di bellezza universale.
Le poesie di Scotellaro brillano come gioielli di autenticità e riescono a catturare l’anima stessa della vita rurale. Con una destrezza ineguagliabile, è riuscito a trasformare la sua profonda connessione con la terra, i campi e i mestieri, in versi intrisi di amore e rispetto. Le sue poesie ci permettono di immergerci in un mondo fatto di fatica, bellezza e sentimenti grezzi, un mondo che egli stesso conosceva così bene.
L’impegno sociale e e l’eredità di Rocco Scotellaro in Basilicata
La passione di Scotellaro non si è fermata alla penna e alla poesia. Scrittore, poeta e intellettuale, sindaco di Tricarico a soli ventitré anni dal 1946 al 1950, Scotellaro ha segnato la cultura e la storia del Novecento. Animato da un profondo senso di giustizia, ha sollevato la sua voce in difesa dei diritti dei contadini e delle classi lavoratrici. In quegli anni, il sindaco poeta incontrò il grande fotografo Henri Cartier-Bresson durante il suo viaggio lucano del 1951: occasione nella quale fu scattata proprio dal celebre artista la fotografia che lo ritrae accanto a Rocco Mazzarone, suo medico e mentore.
Nel 1950 fu accusato di concussione, truffa e associazione a delinquere dai suoi avversari politici e per questo costretto al carcere per 45 giorni, fino a quando emerse la cospirazione politica che aveva avanzato l’accusa e Rocco fu assolto con formula piena per non aver commesso il fatto.
Anche a causa di questa vicenda, abbandona l’attività politica per dedicarsi maggiormente a quella letteraria. Le sue opere sono state e continuano a essere un richiamo per l’uguaglianza e un grido contro le ingiustizie. Oggi la sua eredità persiste, guidando quanti cercano di far risuonare le sfide e le speranze delle persone comuni attraverso l’arte e l’azione.
“Rock Scotellaro”: Un’Armonia di Parole, Note e Passione
L’incantevole piazza Piano della Corte di Castelsaraceno si è illuminata ieri sera per ospitare lo straordinario spettacolo “Rock Scotellaro”. Un evento senza precedenti, un abbraccio affascinante tra arte letteraria, performance teatrale e suadenti melodie rock. Questo momento magico, organizzato con la Fondazione Appennino, si è inserito nel cuore della rassegna “Estate tra i due Parchi”, organizzata dal Comune di Castelsaraceno in collaborazione con la Pro Loco di Castelsaraceno.
Al centro della performance, il testo magistrale di Raffaele Nigro, interpretato con passione dal comico Dino Paradiso. Una rappresentazione teatrale coinvolgente che ha portato il pubblico in un viaggio straordinario attraverso le parole di Nigro, tra cui echeggiavano le meraviglie e la spiritualità della Basilicata. La componente musicale di “Rock Scotellaro” è stata affidata al carismatico frontman della Krikka Reggae, Manuel Brando, la cui voce potente ha dato nuova linfa ai testi di Nigro. Le armonie suggestive che hanno abbracciato le parole sono state create dal compositore Giocondo Margarita, fondendo in un abbraccio perfetto le parole e la musica.
La Dolcezza del Turismo Lento della Basilicata e di Castelsaraceno
L’evento ha fatto risplendere il concetto di turismo lento, una filosofia che abbraccia Castelsaraceno e la Basilicata intera. Un concetto che ha ritrovato forma nel Ponte Tibetano più lungo del mondo di Castelsaraceno, che invita i suoi visitatori ad una passeggiata lenta, per cogliere ogni istante dello spettacolare panorama circostante. Un capolavoro architettonico che, collegando i due parchi nazionali lucani, celebra un’esperienza che incarna l’anima stessa della regione.
La serata ha rinsaldato il ricordo di Rocco Scotellaro come faro incrollabile per la Basilicata e oltre. Le sue parole e il suo impegno continuano a ispirare il cammino di chi desidera celebrare la connessione intrinseca tra la terra, la cultura e le persone. “Rock Scotellaro” ha dimostrato che queste radici profonde sono ben vive, rappresentando un legame eterno tra passato e presente, tra cultura e creatività, un legame che brilla come una stella nelle notti luminose della Basilicata.