Il 28 luglio di ogni anno si celebra la “Giornata mondiale per la conservazione della natura” con l’obiettivo di far conoscere l’importanza della salvaguardia della natura per il benessere dell’uomo e dell’intero Pianeta.
COSA SI INTENDE PER NATURA?
Per natura si intendono le risorse naturali (acqua, aria, suolo, minerali) e la biodiversità (piante, animali, microorganismi, funghi).
In un ambiente sano tutto è in equilibrio: gli organismi viventi si scambiano materiali ed energia in una certa area (fiume, foresta).
La varietà dei geni, della forma e del numero degli esseri viventi, ma anche come questi si distribuiscono e interagiscono con le diverse componenti degli ecosistemi, assicura il funzionamento degli ecosistemi stessi e garantisce le risorse necessarie alla sopravvivenza dell’uomo (cibo, aria, acqua, materie prime, energia).
COME CONSERVARE LA NATURA?
Il patrimonio di biodiversità in Italia è tra i più ricchi in Europa e comprende oltre 70.000 specie tra flora e fauna.
La flora italiana è costituita da oltre 8000 specie di piante vascolari e da oltre 1000 specie di piante non vascolari.
La fauna italiana comprende oltre 60.000 specie, di cui il 98% sono invertebrati e il 2% vertebrati.
Inoltre, l’Italia è caratterizzata da un numero elevato di endemismi: specie che esistono esclusivamente in alcune aree del nostro Paese.
A causa del cambiamento climatico, dall’inquinamento, dell’agricoltura intensiva, dell’eccessivo consumo del suolo e dell’invasione di specie aliene, si sta assistendo ad una crescente perdita di biodiversità e al degrado degli ecosistemi, che rischiano di essere compromessi a tal punto da non essere più in grado di fornire le risorse da cui dipende la vita dell’uomo.
Pertanto, per preservare la vita sulla Terra è necessario conservare la Natura.
“Conservare“, dal latino mantenere, custodire, significa adottare un insieme di strategie per proteggere le specie a rischio estinzione, ripristinare gli ecosistemi danneggiati, mantenere le riserve ecologiche, diffondere una cultura per prevenire l’impatto delle attività umane sull’ambiente, tutelare con strumenti legislativi la natura e le sue risorse.
LE DIRETTIVE NATURA: LA DIRETTIVA UCCELLI E LA DIRETTIVA HABITAT.
In Europa, la principale forma di tutela della biodiversità è rappresentata dalle Direttive Natura: la Direttiva Uccelli 2009/147/CE che disciplina la conservazione degli uccelli selvatici e la Direttiva Habitat 1992/43/CE che disciplina la conservazione degli habitat, della flora e della fauna di interesse comunitario.
Inoltre, la Direttiva Acque 2000/60/CE tutela alcuni ambienti fortemente minacciati e il Regolamento UE 1143/2014 controlla l’introduzione delle specie invasive.
L’attuazione di queste norme comunitarie in Italia è a carico dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e per la Ricerca Ambientale, e del Ministero della Transazione Ecologica.
LE AREE NATURALI PROTETTE.
Numerosi in Italia sono gli habitat danneggiati e le specie a rischio estinzione: il 43% delle specie della flora; tra i vertebrati soprattutto i pesci ossei d’acqua dolce e gli anfibi, seguiti dagli uccelli nidificanti, mammiferi, pesci cartilaginei e rettili; la percentuale più bassa, il 2%, appartiene ai pesci ossei marini.
Per conservare gli ecosistemi e le specie che li occupano, in Italia esistono più di 800 Aree naturali protette, parti di territorio tutelate dalla legge perché di particolare interesse naturalistico, ambientale e culturale.
Inoltre, è stata creata Rete Natura 2000, una rete ecologica diffusa in tutta l’Unione Europea, costituita da “Zone di Protezione Speciale” (ZPS) e da “Siti di Importanza Comunitaria” o “Zone Speciali di Conservazione” (SIC-ZSC).
CASTELSARACENO, IL PAESE DEI DUE PARCHI NAZIONALI PROTETTI.
A Castelsaraceno, in Basilicata, è possibile ammirare la straordinaria natura incontaminata del Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, attraversando il Ponte dei due parchi che li unisce simbolicamente: 1160 passi ad 80 metri di altezza sul canyon del torrente Racanello. Numerosi sono anche i sentieri segnalati per il trekking e per gli sport outdoor, tra cui due tappe del Sentiero Italia del CAI, da percorrere a piedi, in e-bike o in quad.
Nella parte nord-occidentale del Parco Nazionale del Pollino si erge una delle cime più elevate: il monte Alpi, Geosito dell’UNESCO e area di interesse comunitario.
In Rete Natura 2000 sono stati individuati due siti da salvaguardare per tutelarne la biodiversità: “Monte Alpi e Malboschetto di Latronico” (ZSC) e “Massiccio del Pollino e Monte Alpi” (ZPS).
Peculiare per le sue caratteristiche geomorfologiche, il Monte Alpi è caratterizzato da un versante ricco di speroni rocciosi, sulle cui pareti si trova il Pino loricato, la pianta più antica d’Europa,
Dalla chioma poco densa di colore verde brillante, questa pianta vive in stretta associazione con Bruprestis splendens, un insetto protetto che in Italia si trova soltanto nel Parco Nazionale del Pollino.
Tutto questo si può ammirare se si visita Castelsaraceno, il borgo a forma di cuore che ha da poco ottenuto la bandiera arancione, un riconoscimento di qualità turistico-ambientale da parte del Touring Club Italiano, che ne ha sottolineato la bellezza naturalistica, definendolo “un vero paradiso per gli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta”.
LA NATURA: UN VALORE COMUNE DA CONSERVARE.
La natura è un bene di tutti, necessario per la salute dell’intero Pianeta.
Oltre ad avere un valore economico, per molti racchiude un valore psicologico, emozionale e spirituale. Riconoscerlo spinge a cercare un contatto con essa e a sentirsene parte. Averne consapevolezza è prioritario ad ogni iniziativa introdotta per conservare questo patrimonio collettivo.
Antonietta Caricato, Biologa