Viaggio nell’Appennino Lucano

Boschi, parchi naturali, montagne, grandi aree protette, piste da sci e itinerari tutti da scalare: la Basilicata è anche questo. Sotto il freddo inverno innevato c’è una regione che merita un’occhiata da vicino per cogliere le sue infinite bellezze.
Lo stupendo massiccio del Pollino che con cime che svettano oltre i 2.000 metri.
Un angolo recondito, con borghi che si arrampicano sui pendii e paiono usciti da un libro di fiabe. Per lo sci, una manciata di chilometri di anelli per il fondo, un percorso più lungo per l’escursionismo, sentieri tra i boschi con le ciaspole, salite alle cime: quella del Pollino è l’altra neve, lontana dalle affollate mete del circuito invernale italiano.
Fortemente in armonia con gli ingredienti oggi ricercati dai turisti dei monti: natura, autenticità, relax, benessere.
Lo spettacolo è servito e le possibilità di vivere come si deve la montagna infinite.
Arrampicata e alpinismo nel massiccio del Pollino

Il solo sentire queste due parole porta alla mente immagini composte da incredibili avventure, una porta verso un sogno ad occhi aperti.
Un modo per esplorare i luoghi più impervi e nascosti all’occhio di chi, “meno coraggioso”, decide di restare in pianura. Questa disciplina antichissima ha uno dei suoi primi esempi, storicamente accertati, in una cronaca del 1358. Un crociato di nome Bonifacio Rotario, per mantenere fede ad un voto alla Madonna, tentò l’impresa allora difficilissima di scalare il monte Rocciamelone.
La conquista delle vette è poi passata per l’esplorazione guidata dalle necessità scientifiche di mappare i territori sconosciuti per poi arrivare alle conquiste eroiche intraprese da scalatori che hanno sfidato pareti sempre più difficili e cime sempre più alte.
L’alpinismo di oggi non è più guidato da queste necessità.
Adesso chiunque lo desideri, guidato da una guida esperta può intraprendere questo viaggio e provare l’ebbrezza dell’alpinismo.
Nella guida Sud Verticale ci sono tutti i consigli per sfidare le vette e c’è un itinerario che porta alle punte estreme del Parco Nazionale dove troviamo a guardia della valle del fiume Sinni: il Monte Alpi.
Atmosfere nordiche al Sud

Non solo sci, dunque.
La montagna lucana è anche natura, escursioni e ciaspole, da praticare supportati dalle direttive di guide esperte.
Coperto di foreste e pianori spesso innevati, dimora nel silenzio di lupi, grifoni, cervi, gatti selvatici. E di alberi dalle forme contorte modellate dal vento: i pini loricati, relitto dell’ultima glaciazione. Sono il simbolo di un Parco fiore all’occhiello di tutta Italia.
Qui dove il vento accarezza i pendii e gli orizzonti si allargano si moltiplicano le possibilità di una nuova avventura.